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FRASI PENSIERI RIFLESSIONI Le più belle,le più o meno note,le personali. |
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#1 |
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padre nostro di Cavallo Pazzo (Tashunka Witho - Sioux/Lakota tribu' Oglala)
"Padre nostro Che sei in cielo Creatore della terra e dell'acqua Di tutte le creature grandi e piccole Dona al tuo figlio La forza, il coraggio e la fede Per difendere e servire Il tuo popolo." |
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#1.5 | |
Bot Posting ADS Data registrazione: Da Sempre
Messaggi: Tanti
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#2 |
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Oggi assistiamo, giustamente, ad una grande riscoperta e valorizzazione della spiritualità dei nativi americani...
La musica tradizionale dei pellerossa è fortemente evocativa delle forze della natura e del rapporto dell'uomo con gli animali, le piante, il vento, la pioggia, in cui vive uno spirito che trascende la dimensione terrena... La loro musica è fortemente spirituale, ipnotica, inducente... I canti tribali servono a favorire le visioni, i contatti con la dimensione invisibile, con il Grande Spirito e con le forze della natura, in cui ogni cosa, animale o pianta va rispettata perché è solo dall'armonia con il tutto che può nascere la "guarigione" che è prima spirituale... poi materiale " Riti magici dei nativi americani " Puma che danza... |
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#3 |
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oi umani siamo folli, facciamo alla Terra cose terribili; quasi non pensiamo che dopo la nostra morte la Terra andrà avanti comunque.
Abbiamo una vita molto breve, soltanto la Terra possiede il tempo. Rispetto agli altri animali l’uomo è un essere molto particolare: ha paura, è molto possessivo, difficilmente vuol condividere quello che ha. Per difendere quello che possiede costruisce armi sempre più potenti; addirittura la bomba atomica, l’arma più micidiale. L’uomo è talmente folle che, piuttosto di condividere, è disposto anche a massacrare i suoi simili; e si dimentica della brevità della sua vita di fronte a quella della Terra. - Gilbert Douville, Sicangu Lakota — con Wikahpi Tupi |
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#4 |
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LAMENTO DI UN PADRE (SHOSHONE)
O figlio, o figlio mio! Andrò sulla montagna e accenderò un gran fuoco ai piedi di mio figlio e un canto intonerò che fa così: “O figlio, figlio mio cosa sarà di me, ora che non ci sei? O figlio, o figlio mio, ti ho deposto nel seno della terra, in vesti di capo, con la tua armatura. E certo, tutte le tue gesta sono già lì ad attenderti, nella terra dello Spirito, dove il grano cresce rigoglioso. Ma io, qui, io da solo, sono come la spiga che i raccoglitori trovano vuota e sola ai margini del campo. O figlio, o figlio mio, cosa sarà di me, ora che non ci sei?” |
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#5 |
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PREGHIERA AGLI ANTENATI DOPO IL RACCOLTO (PUEBLO ZUNI)
Dalla vostra casa di silenzio ci manderete piccole nubi spinte dalla brezza, piume di vento, nubi pesanti d’acqua, a sedersi qui presso di noi. Con tutta la vostra acqua, con la pioggia sottile che lieve accarezza il mondo, correrete sulle nostre strade, con spruzzi leggeri. Padri, aggiungete questo, nel vostro cuore: dateci l’acqua, i semi, la vostra lunga vita. E non scordatevi, antenati, dei nostri figli: proteggete la stirpe mentre scende le scale della vita: che possano invecchiare dolcemente. Benediteci di vita. |
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