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FRASI PENSIERI RIFLESSIONI Le più belle,le più o meno note,le personali. |
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05-11-12, 12:54 | #1 |
Riferimento: Nativi americani
L’ALBERO DELLA PACE
I grandi rami del Pino Bianco ombreggiavano il prato mentre Picchio era intento a dare una bella ripulita all’Albero della Pace. Picchio stava mangiando i piccoli insetti che si erano insediati nella parte interna della corteccia. Per l’Albero della Pace era piacevole essere ripuliti da quelle piccole creature che si erano infilate sotto la pelle. Di tanto in tanto Pino Bianco aveva bisogno di chiamare Picchio, che gli offriva i suoi servizi. Picchio era contento di mangiare i succosi insetti che tormentavano il suo amico Pino Bianco. Egli comprese che la sua missione consisteva nel proteggere la pace liberando Pino Bianco, che era il Custode della Pace della foresta, da fastidiose distrazioni. Anche ai giorni nostri le penne del Picchio sono estremamente apprezzate per il loro potere di ripulire la negatività e per la loro capacità di protezione. (JAMIE SAMS) |
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#1.5 | |
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Messaggi: Tanti
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05-11-12, 12:57 | #3 |
Riferimento: Nativi americani
Invocazione ai Defunti (Canto Cheyenne)
“O tutti voi che siete morti tanto tempo fa, non siamo che bambini indifesi di fronte a voi. Nulla sappiamo, tremiamo di paura di fronte alle cose del mondo. Venite a noi, e non ci sentiremo soli nella notte.” |
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05-11-12, 12:59 | #4 |
Riferimento: Nativi americani
POESIA INDIANA
La devozione quotidiana (Ohiyesa Santee) E' più necessaria del cibo d'ogni giorno. Un Indiano si alza presto, calza i suoi mocassini e va al fiume. Si bagna il viso con l'acqua fredda, quindi si tuffa completamente. Dopo il bagno, rimane eretto davanti allo spuntare dell'alba, il viso al sole che danza sopra l'orizzonte, ed offre la sua preghiera muta. La sua compagna può averlo preceduto o può seguirlo nella sua devozione, ma non l'accompagna mai. Ogni anima deve incontrarsi da sola con il sole del mattino, il grande silenzio! Davanti alla bellezza della natura, l'indiano si ferma in contemplazione e non vede il bisogno di distinguere un giorno tra i sette per farlo santo, poiché per lui tutti i giorni sono di Dio. |
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05-11-12, 13:00 | #5 |
Riferimento: Nativi americani
Hanhepi Waste mie anime rosse ♥♥♥ IVY
Io sono il Lupo, la fame è la mia compagna la solitudine la mia sicurezza. Io giaccio di notte, freddo è il mio letto. Il vento la mia coperta. Io sono il silenzio, un’ombra nella foresta, impronte lungo il fiume. La mia corsa è un lungo inseguimento di scintille di fuoco dalla pietra focaia della notte. Io sono ucciso, ma mai distrutto.IO SONO IL LUPO. (Benny Lee Cames) |
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05-11-12, 13:01 | #6 |
Riferimento: Nativi americani
Wakan Tanka!
Quella voce che percepisco nel vento, Quel respiro che dà vita al Mondo... Ascoltami! Vengo a te come uno dei tuoi numerosi figli. Ho bisogno della tua Forza e della tua Sapienza, fa che io cammini in bellezza fa che i miei occhi sempre possano ammirare il tramonto color porpora fà che le mie orecchie sempre possano udire la tua voce. Rendimi saggio Così che io possa riconoscere tutte le cose che tu hai insegnato al mio popolo, gli insegnamenti che tu hai nascosto in ogni foglia, in ogni sasso. Fa che io sempre sia pronto per guardarti negli occhi, così che quando la vita sarà passata come il tramonto che si sta spegnendo, la mia anima possa venire a te senza rimorso. (Preghiera dei Nativi d’America, O Prime Nazioni |
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05-11-12, 13:01 | #7 |
Riferimento: Nativi americani
Gli uomini bianchi erano pochi e deboli quando i nostri padri incontrarono i primi di loro.
Ora però sono tanti e sono diventati forti e prepotenti. È strano, ma vogliono arare la terra, e sono malati di avidità. Hanno fatto molte leggi, e queste leggi i ricchi possono infrangerle, ma i poveri no. Nella loro religione i poveri pregano e i ricchi no. Tolgono denaro ai poveri e ai deboli per sostenere i ricchi e i potenti. Dicono che la nostra madre, la terra, è di loro proprietà; costruiscono recinti per allontanare i vicini dalla loro madre. lnsudiciano nostra madre con le loro case e la loro immondizia. La costringono a generare quando non è il suo tempo. E quando non dà più frutti, la riempiono di medicine, cosicché generi ancora. Ciò che fanno non è sacro. Sono come un fiume in piena, che in primavera esce dagli argini e distrugge tutto ciò che incontra sul suo cammino. TATANKA YOTA'KE (TORO SEDUTO) - HUNKPAPA LAKOTA |
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05-11-12, 13:38 | #8 |
Riferimento: Nativi americani
Vogliamo essere lasciati in pace nella terra dei nostri antenati, le cui ossa giacciono nella sabbia delle colline e lungo i sentieri, ma uno straniero dal viso pallido è venuto da una terra lontana e ci manda a dire che dobbiamo consegnarg
li il nostro paese. Dove possiamo andare? Non c'è più posto. Una sola montagna ora ci separa dalla grande acqua salata da dove sorge il sole. Dai territori di caccia dell'altro mondo i nostri padri guardano giù verso di noi. Non facciamoli arrossire di vergogna! Fratelli, il Grande Spirito ci guarda. Si arrabbierà se, come cani vigliacchi, consegneremo la nostra terra ai bianchi. Meglio morire come coraggiosi guerrieri sul campo di battaglia che vivere, disprezzati, tra i nostri conquistatori. KAMIAKIN-CAPO-GUERRA - YAKIMA -TRIBE |
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05-11-12, 13:39 | #9 |
Riferimento: Nativi americani
Quando avevo dieci anni, guardavo la terra e i fiumi, il cielo sopra di me e gli animali intorno a me e capivo che erano opera di un grande potere.
Ero tanto ansioso di conoscerlo che interrogavo gli alberi e i cespugli. Mi sembrava che i f iori mi fissassero e avevo voglia di chiedere loro: «Chi vi ha creati?». Guardavo le pietre ricoperte di muschio e alcune di loro avevano fattezze di uomo ma non potevano rispondermi. Poi ho fatto un sogno e una di quelle piccole pietre mi è apparsa e mi ha detto che tutto era opera di Wakan Tanka e che avrei dovuto rendere omaggio alla natura per onorare la sua opera. TATANKA -OHITIKA - HUNKPAPA-LAKOTA |
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05-11-12, 13:41 | #10 |
Riferimento: Nativi americani
VOI DISSEMINATE MORTE
Comprate e diffondete morte, ma voi la rinnegate, non volete guardarla in faccia. Avete reso sterile la morte, l'avete nascosta sotto il tappeto, l'avete privata della sua dignità. Tuttavia noi indiani pensiamo ancora alla morte, riflettiamo molto su di essa. Anch'io lo faccio. Oggi sarebbe un buon giorno per morire - non troppo caldo, non troppo freddo - un giorno nel quale potrebbe restare qualcosa di mio, per trattenersi ancora un po' qui. Un giorno perfetto per un essere umano che giunge alla fine del suo cammino. Per un uomo che è fortunato ed ha molti amici.......... TAHCA-USHTE-CERVO ZOPPO-MEDICIN MAN-SANTEE-DAKOTA- ♥ |
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