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FRASI PENSIERI RIFLESSIONI Le più belle,le più o meno note,le personali.

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Vecchio 16-12-12, 13:06   #1
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Nuvola Rossa, Oglala-Lakota- ♥ Pontiac ♥

Non vi è nessuna speranza sulla terra, e Dio sembra averci dimenticati. Alcuni dissero di aver visto il Figlio di Dio; altri di non averLo visto. Se Egli fosse venuto, Egli avrebbe fatto alcune gr
andi cose come aveva fatto prima. Noi dubitavamo perché non avevamo visto né Lui né le Sue opere. Gli altri indiani non sapevano, non si preoccupavano. Si aggrappavano alla speranza. Come pazzi gridavano implorando pietà da Lui. Cercavano di ottenere la promessa che essi avevano sentito che Egli aveva fatto. Gli uomini bianchi erano spaventati e chiamarono i soldati. Noi avevamo chiesto la vita e gli uomini bianchi pensavano avessimo chiesto la loro. Venimmo a sapere che i soldati stavano arrivando. Non avevamo paura. Speravamo di poter spiegare loro i nostri guai e di ricevere aiuto. Un uomo bianco disse che i soldati intendevano ucciderci. Noi non gli credemmo, ma alcuni erano spaventati e fuggirono via nelle Badlands.
Ascoltatemi Dakota! Quando il Grande Padre di Washington ci ha mandato il suo capo militare (il Colonnello William Harney) a chiederci di tracciare un sentiero sui nostri territori di caccia, una via per la sua strada di ferro verso le montagne e il mare occidentale, ci fu detto che l’uomo bianco voleva soltanto passare attraverso il nostro paese e non restarci, per andare a cercare l’oro nel lontano ovest. I nostri capi anziani pensarono di mostrare buona volontà e amicizia permettendo a questo serpente pericoloso di insinuarsi tra noi…
Ma prima che le ceneri del consiglio fossero fredde, il Grande Padre stava già costruendo i suoi forti tra noi. Tutti avete sentito il suono della scure del soldato bianco sul Little Piney. La sua presenza qui è un insulto e una minaccia. E’ un insulto agli spiriti dei nostri antenati. Dobbiamo forse rinunciare alle loro sacre tombe per lasciare spazio al grano? Dakota, io sono per la guerra!
Di chi era la prima voce che riecheggiò su questa terra? La voce del popolo rosso che aveva solo archi e frecce… Cosa non è stato fatto nel mio paese, senza che io lo volessi, senza che io lo chiedessi; la gente bianca passa attraverso il mio paese… Quando l’uomo bianco arriva nel mio paese lascia una traccia di sangue dietro di sé… Io ho due montagne in questo paese – i Black Hills e i Bighorn Mountains. Voglio che il Grande Padre non faccia strade attraverso esse. Ho detto queste cose tre volte; ora sono venuto qui a dirlo la quarta volta.
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Vecchio 16-12-12, 21:52   #2
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Leggenda Tribe Hopi

La luna bianca dell'orso

C'era una volta una donna che amava tanto il marito che la sorte le aveva donato. Egli era un uomo giusto e onest
o, anche se a volte la stanchezza dei campi lo rendeva teso ed irritato.
La donna vedeva questa stanchezza e se ne irritava: anche lei era stanca, anche lei aveva bisogno di carezze lievi che addolcissero un pò la pena quotidiana del tempo che inesorabilmente passava impolverando la gioia, ed inoltre "sentiva" che il suo uomo si stava allontanando da lei, "sentiva" che lei stessa stava voltandogli le s***** per il desiderio che egli la seguisse e la chiamasse con l'amore che l'aveva fatta innamorare.Decise allora di andare dalla Grande Maga del villaggio, per chiederle una pozione che magicamente facesse riavvicinare il suo uomo a lei.
La maga la ascoltò a lungo, e le disse poi: "Figlia mia, posso prepararti la pozione magica, ma mi occorre un pelo della gola del terribile Orso che vive sulle montagne.
E' un pelo bianco che riconoscerai poiché fa parte della luna bianca sotto al suo collo, vai, prendilo e portamelo".La donna aveva paura e stanchezza, ma voleva vincere quella battaglia, guardò a lungo la maga negli occhi, e partì.Cominciò a salire il pendio della montagna, e più saliva più i rovi le strappavano la pelle delle gambe, e la stanchezza e la fame e la sete divenivano quasi intollerabili......Finalmente giunse presso la grotta del terribile Orso, e da fuori lo sentiva ruggire e ne aveva una paura folle.Sapeva che l'Orso era affamato e che la sua carne tenera gli avrebbe fatto gola.Ma non scappò la donna.Aspettò tutta la notte, al freddo, battendo i denti, cercò bacche da donare all'Orso per placare la sua fame, le onorò del suo sangue per renderle più appetitose, e pose infine la ciotola con le bacche vicino all'Orso. Quando questi si svegliò , trovo la bella ciotola ricolma e si saziò di quei frutti dolci e saporiti. Satollo, si riaddormentò dolcemente e la donna poté così avvicinarsi a lui, tremando per la paura, e cercare tra il pelo fulvo la luna bianca dei peli candidi. La vide e allungò la mano per prendere quel pelo che occorreva alla grande Maga per la pozione....lo tirò via velocemente e subito scappò correndo come il vento, perché l'orso era furioso e la inseguiva per divorarla.Corse come mai aveva corso, scivolando, ferendosi, i sassi urtati nella discesa le cadevano addosso, ma nella sua mano, ben stretto, il pelo bianco della magia.....Arrivò dalla Maga e , felice, le pose in mano il pelo, dicendole, ormai senza voce: "Cara Maga, ora potrai fare la pozione, e lui sarà mio per sempre".La maga prese il pelo dell'Orso dalla luna bianca, lo osservò, e lo buttò nel fuoco del camino della sua grotta.La donna si disperava: "ma come, ho rischiato la mia vita, ho sfidato la mia paura, ho superato la mia stanchezza, ho accettato le ferite per procurati questo pelo, e tu lo butti via bruciandolo????? Mi hai presa in giro, non sei una Maga buona".La maga la guardò allora sorridendo e le disse:
"Figlia mia, ora hai capito quello che serve affinché il tuo focolare sia sempre caldo. Dovrai affrontare la fatica della delusione, dovrai accettare la stanchezza di alcune ferite, dovrai "volere salvare" a dispetto di tutto, paura, rabbia, dolore, dovrai fare con tuo marito quello che hai fatto per conquistare il pelo bianco dell’Orso. Non c'è magia per salvare l'amore, ma volontà, decisione, umiltà e coraggio. Ora vai dal tuo uomo ed amalo".Capì la donna, e tornò cantando verso la sua capanna: il suo uomo la aspettava.....
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