[alabianca]

Tutti conosciamo una persona speciale, magari distante, ma si comunica d'empatia, le parole sono superflue, uniti da un filo invisibile, passando da anima, ad anima.
Questo lo dedico a te che sei speciale:
Parlo sempre di me, perché ho sempre molto da raccontare.
Parlo sempre di me, perché mi piace far riflettere.
Parlo sempre di me, per aprirti un varco.
Parlo sempre di me, per regalarti una speranza.
Parlo sempre di me, per trovare una via di fuga.
Parlo sempre di me, per regalarti un sorriso.
Parlo sempre di me, per farti arrivare il mio abbraccio.
Parlo sempre di me, per farti arrivare una carezza al cuore.
Parlo sempre di me, per sciogliere le tue catene.
Parlo sempre di me, per restituirti le ali.
Parlo sempre di me, perché non mi piace chiedere.
Io ascolto i tuoi silenzi, e li rispetto.
Io sento le urla della tua anima.
Io vivo insieme a te le ferite della tua anima, nella mia.
Io non chiedo, io attendo che tu ne abbia voglia, che ti senta pronta.
Soffrendo con te.
Rispettando il tuo assordante silenzio, aggiungendo il mio.
Le parole devono uscire libere, come il vento di primavera.
Se ne avrai voglia io sarò quì ad aspettarti.
Ho scelto di essere distante.
Ho scelto di continuare a volerti un bene immenso.
Ho scelto di comunicare d'empatia.
Sapendo meno, soffro di meno, ma soffro comunque, magari di più.
Tenendomi sempre pronto ad insegnarti a volare, socchiudendo gli occhi, stringendoci i polsi, per essere liberi di far planare l'anima nel vento.
Con una lacrima che riga il mio viso, dico che ti voglio bene por siempre, para siempre.
Perché il bene non si dimentica.
Amica mia perdonami.
Per una volta nella mia vita, ho scelto di essere distante.
Per una volta ho scelto me.