Discussione: tra poco..è natale
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Vecchio 18-12-12, 22:02   #10
alabianca
 
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Predefinito Riferimento: tra poco..è natale

DI ANNA LISA MINUTILLO

Si diventa tutti più buoni per via delle luminarie che rendono la città molto più suggestiva ma poi la luce ed il calore non si possiedono nel cuore.
Si diventa tutti più buoni perché dopo una giornate di corse,appuntamenti,lavoro si torna a casa al caldo fra le mura domestiche e si chiude il resto del mondo fuori mentre altri non hanno più una casa e magari l’avevano fino a pochi giorni fa…..
Si diventa tutti più allegri e distesi mentre si corre affannosamente da un negozio all’altro alla ricerca del regalo di tendenza per stupire,per non essere giudicati quando arriverà il momento di scartare i regali e non si pensa a chi vedrà il Natale come un giorno qualsiasi e magari se avrà fortuna come dono riceverà un po’ di calore umano consumando un pasto caldo alla mensa della caritas…..
Si diventa tutti più buoni perché ci si reca agli appuntamenti convenzionali quelli che tanto fanno persone perbene:si acquistano i biglietti molto onerosi e si assiste al solito concerto eseguito magistralmente da chi ha nelle mani e nelle orecchie l’arte e con un solo gesto ha il potere di trasporla nella realtà e ci si chiede come mai un gesto di umanità e grandezza non possa essere eseguito nelle piazze ,magari facendo pagare una cifra irrisoria da destinare a chi della piazza ha fatto il suo luogo di vita,a chi non riesce a curarsi perché non ha i mezzi economici,a chi è stato rubato il lavoro,a quelle persone che invece di trascorrere gli ultimi anni della propria vita si vedono costretti ad andare a cercare cibo nei cassonetti…….
Si osserva il mondo e si cerca di stordirsi con i profumi,attraverso la folla,nelle voci concitate e si cerca di coprire il rumore sordo della morte che ancora vede donna dilaniate nell’anima fare fini barbare ed assurde,per ano di chi sostiene di amarle.
Non si vuole vedere perché fa male lo so ma quei bambini strappati via alla loro mamme ,alle loro case ,alle loro vite non devono avere colore ed appartenenza dovrebbe essere così ogni volta che un bambino viene privato della propria vita,dovremmo sentirci sempre male e delusi perché la vita non ha bandiere ne colori,perché la vita ovunque è sacra e nessuno ha il diritto di privarcene….
Si corre veloci cercando di rimettere al loro giusto posto i pezzi di un puzzle che giorno dopo giorno diventa più complesso,si assiste a storie di amore della senescenza che poco hanno a che fare con l’amore e si resta quasi indifferenti difronte alle continue prevaricazioni ed offese e ci si interroga sul fatto che l’intelligenza femminile riesca a mettersi a servizio in modo così irrispettoso nei confronti delle altre donne facendo passare il concetto che tutto è dovuto a chi ha notorietà e portafogli grande per comprarti come se fossi una merce sul bancone in esposizione…..
Ed è nuovamente Natale e pesantemente si aspetta il ritorno della vera serenità,della voglia di riscatto,del profumo delle piccole cose che rendono ogni giornata normale una giornata speciale degna di essere vissuta.
Si vedono liste d’attesa lunghe chilometri per le visite mediche,si vedono carrelli della spesa sempre meno pieni,si vedono albe uguali a tramonti non risvegliare in noi il minimo fremito perché a Natale bisogna essere tutti più buoni e quindi la cosa migliore da fare secondo qualcuno sarebbe quella di non stressare e di evitare di fare avere un minimo sussulto alla persone che hanno il diritto di festeggiare e non di rovinargli il clima con queste esternazioni,ovvie ,da quattro soldi ma per le quali nessuno fa nulla però oppure si fa troppo poco sempre e questo non fa di noi delle persone migliori rispetto a chi queste situazioni le ha volutamente create ed ora trascorre i suoi giorni crogiolandosi e godendosi l’indegno spettacolo della pochezza umana e di quella da lui posseduta.
Si vedono presidi sbuffare ,si passa dalle tende fredde del San Raffaele,al presidio della Jabil di Cassina Dè Pecchi,ai lavoratori in lotta dell’Ikea di Piacenza e si vedono volti stanchi,infreddoliti,ma con occhi vivi e pieni di determinazione anche se le sciarpe per tenere la gola al caldo sembrano non scaldare nemmeno più ……ci si dimentica che dietro a queste persone esistono famiglie a cui va detto un grande grazie per aver sopportato e per continuare a supportare i loro cari che impegnandosi in queste lotte privano i loro affetti di momenti da trascorrere insieme.
Non si vogliono vedere i nostri “vecchi”, le nostre memorie storiche aggirarsi guardinghi fra le mura di casa alla ricerca di qualcuno che chieda loro:lo festeggi con noi il Natale quest’anno? Perchè si sa che quando si ha a che fare con una persona anziana bisogna adattarsi,bisogna dargli ascolto,bisogna preparargli un cibo differente ed allora non tutti vogliono questi sbattimenti,è meglio passare a trovarli per derubarli vero? E così non si vede che dietro quelle mani con le rughe esisteva un giovane uomo prima che ha vissuto inseguendo un sogno e che lo porta ancora con se nonostante l’indifferenza di chi con quel sogno ha potuto campare senza mancanze.
Un viaggio attraverso occhi e mani,un viaggio attraverso cuori e dolori,un viaggio attraverso la voglia di cambiare e la paura nel doversi mettere in gioco,un sogno che pare non voler mai decollare perché pieno di insidie da scalare,una sera che dovrebbe celebrare la vita ma che per come si sta vivendo fa dimenticare questa cosa per lasciare spazio solo all’indifferenza nell’essere vivi,al non riuscire a vederla più nemmeno come la grande fortuna che invece è e rappresenta la vita.
Non riesco a camminare fra le pieghe dell’anima senza inciamparvisi dentro,non riesco a vedere nelle luci e nei falsi sorrisi la serenità che dovrebbe esserci,non riesco a non pensare a ciò che accade sempre più spesso ormai,all’arrendevolezza che dovrebbe lasciare il posto alla volontà ed alla tenacia di vederlo davvero guarire questo mondo che tanto amo.
Ho atteso prima di scrivere questo pezzo,ho atteso perché volevo vedere se le cose sarebbero migliorate un po’ prima delle grandi abbuffate,ho atteso perché non volevo concludere con qualcosa di troppo cervellotico oppure con qualcosa che possiede troppo cuore come al solito,mannaggia questo cuore ……..
Non è cambiato nulla fuori e dovremmo farlo cambiare perché molto se non tutto dipende da noi,non è cambiato nulla dentro la coscienza di chi non ha coscienza,non è cambiato nelle persone distratte volutamente dalla realtà altrimenti non riuscirebbero più a conviverci e come sempre è cambiato dentro me che se non vedo felice chi mi circonda non riesco ad esserlo nemmeno io per questo motivo questo Natale sarà esattamente come lo è sempre stato per me,con i sorrisi per chi non ride più,con gli abbracci per chi ha bisogno di calore,con le parole per non sentirti solo,con la generosità per offrire almeno un pasto caldo,con la speranza per chi ha smesso di credere nei sogni,senza cenoni e abiti eleganti perché sono cose che non mi appartengono,con la luce che spero possa arrivare a illuminare il buio che da troppo tempo ci circonda ormai.
Alla fine l’ho scritto il pezzo,e non credo abbia vinto la tristezza ma l’idea che ognuno se vuole può diventare strumento per smettere di parlare solo del bene e per iniziare anche a farlo.

buon natale.
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