Riferimento: Nativi americani
Cane prima dell'arrivo del cavallo era sicuramente il miglior amico della tribù; a lui ci si affidava per il trasporto delle masserizie, anche se aveva il grande difetto di richiedere un controllo continuo essendo facilmente distraibile. Con l'arrivo del cavallo il suo ruolo si ridimensionò di molto ma restò comunque un ottimo guardiano del villaggio. In alcuni riti religiosi il cane veniva sacrificato o addirittura mangiato (per acquisirne la ferocia). A questo animale si attribuivano: impulsività, sregolatezza e codardia.
Cervo anch'esso oggetto di molti miti leggende, era una preda molto ambita per i cacciatori che in suo onore celebravano riti e danze (sopratutto tra i pueblo). Simboleggia vitalità e bellezza.
Cavallo
importato nel continente americano dagli spagnoli, cambiò ben presto la vita dei nativi in tutti i campi: economico, bellico, religioso e nella caccia. Per spiegare le sue origini nacquero molto leggende. L'introduzione di questo animale permise di poter trasportare più cose sui travois (prima portati dai cani). In battaglia i guerrieri curavano minuziosamente l'aspetto del loro "compagno" dipingendolo con simboli che avevano un preciso significato. Il cavallo divenne anche simbolo di ricchezza, più cavalli si possedeva maggiore era il prestigio all'interno del villaggio, pertanto frequenti divennero le scorrerie per rubarli sia ai bianchi che alle tribù ostili.I nativi divennero molto bravi ad addomesticare i cavalli, nutrendo però sempre un profondo rispetto per essi.
Castoro spirito protettore del lavoro e delle provviste
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