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Vecchio 10-05-11, 11:47   #4
koalita
 
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Il fiore, l’albero e la luna

C’era una volta un piccolo fiore nato sotto le fresche fronde di un ciliegio, che lo riparava dalla grandine e dalla pioggia. I due si volevano molto bene e passavano intere giornate a raccontarsi storie e a descrivere ciò che vedevano. Il ciliegio raccontava fantastiche storie di stelle cadenti che lasciavano una scia dorata nel cielo, di arcobaleni colorati che illuminavano l’orizzonte e della luna che, come una mamma affettuosa, contemplava dall’alto tutte le creature della terra; il fiore invece descriveva la stupenda vita del suolo, ricca d’incontri con animali interessanti, parlava del bruco che progettava di diventare farfalla, del grillo che rallegrava le giornate col suo canto. Sembrava andare tutto bene ma non molto tardi il piccolo fiore s’intristì, anche lui desiderava ammirare la luna, le stelle e l’arcobaleno dopo una giornata di pioggia.
Un giorno una bimba che abitava lì vicino si andò a fermare proprio sotto l’albero di ciliegio e vide ai suoi piedi il bel fiorellino e le sembrò peccato che un cosi bel fiore dovesse rimanere nascosto dalla folta chioma dell’albero e decise di coglierlo e di portarlo a casa sua. Arrivati a casa, il fiore fu messo in un vaso e poggiato sul davanzale della finestra. All’inizio era impaurito ma, arrivata la sera, non poté credere ai suoi occhi: di fronte a lui la luna splendeva di una luce chiarissima e allegra che avvolgeva l’intero paesaggio.
Passò la prima notte, la seconda, la terza e il fiore era felicissimo della sua nuova vita, poteva conoscere tutto quello che fino ad allora aveva solo potuto immaginare, fin quando scorse lontano il suo amico albero, dall’aria triste. La notte successiva il fiorellino chiese alla luna: "Oh luna, tu che sei così in alto e che osservi tutti, sai dirmi perché il mio amico albero è cosi triste?" e lei rispose: "Caro fiorellino, il tuo amico è cosi triste perché adesso si sente solo, non c’è nessuno che gli racconti la straordinaria vita del suolo che a lui piace tanto ma che purtroppo non potrà mai vedere". Il fiore si senti cosi male per il suo amico che la notte seguente chiese di nuovo aiuto alla luna: "Oh luna, tu che sei cosi buona, ti prego, aiuta il mio amico albero a non sentirsi più solo", così la luna diresse i suoi raggi ai piedi dell’albero e in un batter d’occhio spuntò dal terreno un piccolo fiore.
Finalmente adesso anche il ciliegio è felice perché c’è di nuovo qualcuno che possa raccontargli e descrivergli ciò che lui non può vedere e ancora oggi il fiorellino, dall’alto del davanzale, parla con la luna che racconta fantastiche storie di pianeti e costellazioni lontane…


Marco Tarantino
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